28 ottobre 2007

La salute tra medicina e psicologia

Dicono in questo articolo che scrivere dei propri traumi, e quindi delle proprie emozioni e pensieri legati ad essi, faccia bene alla salute e allunghi la vita. Non è il trauma infatti che ci arreca il danno, ma l'emozione negativa che rimane intrappolata in noi, frustrata, che arriva a dominare parti del nostro corpo, irrigidendoci intrappolati in un'ideazione irreale e affettiva del passato. Tipico in questo senso è la definizione dei sintomi del disturbo Post Traumatico da Stress, che elencano tra gli altri flashback dell'evento traumatico, e un costante livello di vigilanza e di attivazione ansiopatico. Ciò immaginiamo possa essere catalizzato dal clima delle nostre città, specialmente quelle più grandi, dove il senso di ansietà si ingigantisce moltiplicato dal senso di smarrimento sociale, e di aggressività percepita negli ambienti lavorativi e talvolta familiari. Il traumatizzato ha superato fisicamente l'evento traumatico, ma non emotivamente. Emotivamente si trova ancora lì, intrappolato poichè il vissuto stesso del suo trauma non risce a trovare una porta e quindi una via di sfogo e di uscita verso la consapevolezza. Lo scrivere potrebbe aiutare a riportare allo stato cosciente attimi altresì troppo carichi emotivamente ed inaccettabili. Lo scrivere aiuta perchè è come un depositare, liberandosene, le proprie angoscie. Lo psicologo deve permettere questo tipo di movimenti, sbloccare stalli emotivi che posso davvero recare danni alla salute e altresì cambiare il proprio stile di vita

08 agosto 2007

pulsione di morte e respiro consapevole


La pulsione di morte è un'entità psichica che normalmente sopraffa la mente razionale e separa il corpo dallo Spirito Eterno e lo distrugge. Il corpo fisico senza l'eterna vitalità della vita stessa diventa rigido, più solido, finché lo Spirito finisce per schiattare.

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01 agosto 2007

Il potere guaritivo nella memoria dell'acqua

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L'acqua è la
risorsa fondamentale per tutte le forme di vita sul nostro
pianeta, la sua qualità e la sua integrità
sono essenziali per la loro sopravvivenza.
Un sorprendente messaggio ci giunge dall'acqua attraverso
le ricerche di Masaru Emoto.

Le immagini di seguito riportate
mostrano, come l`acqua, sia quasi un nastro magnetico
liquido
in grado di registrare in modo molto
sensibile le informazioni energetiche che riceve dall'ambiente.
Masaru Emoto, nato nel 1943 in Giappone, ha cominciato nel
1984 le sue ricerche approfondite sull`acqua, dopo aver
incontrato il bio-chimico Dr. Lorenzen, l`inventore della
cosiddetta “microcluster water”,
un`acqua energetizzata avente effetti terapeutici.

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03 luglio 2007

Fondamenti

"Nella via creerai non inconsapevolmente e passivamente come fa il mistico, ma consapevolmente e volitivamente, una dualità nell'essere tuo; ti porterai quindi nella parte superiore, ti identificherai con quel principio superiore e sussistente, a cui invece il mistico tende, identificato con la sua parte inferiore, in un rapporto di bisogno e di abbandono.
Lentamente, ma sempre più, fortificherai cotesto "altro", che sei tu stesso, gli creerai supremazia, finchè sappia tenere sotto di sè tutte le potenze della parte naturale e disporre interamente di esse. Ti si impone così una disciplina di fermezza e di distacco, fino a che sia creato un equilibrio, la qualità di una vita padrona di sè, libera rispetto a sè, detersa dall'istintività, dall'appetito oscuro dell'essere naturale della carne come nella mente."


IL GRUPPO DI UR


Detersa dall'istintività non vuol dire "isitintività soffocata". Un'istinto represso è in genere un forte attaccamento a quell'istinto, forse ancor più forte di quello verso un'istinto non controllato e abusato. Gli istinti, sotto forma di desideri e pulsioni esistono e sono naturali. E dobbiamo soddisfarli, qualora sia il caso.
E' necessario però non identificarci in essi.
Il primo passo dell'uomo che si "risveglia" è, in sostanza, prendere atto delle sue diverse dimensioni. Quella fisica, non deve essere mortificata, contrariamente a quanto professa qualche religioso o santone, erroneamente. Il mortificare il proprio corpo, o il negare e soffocare le proprie emozioni, in sè, è un errore poichè è una forma di attaccamento negativa ad esso. Bisogna "semplicemente" prendere atto della propria parte naturale, conoscerla. E pur soddisfacendone i bisogni e protraendone naturalmente gli istinti, non esserne schiavo. Non essere schiavo del proprio corpo e, soprattutto, non essere schiavo della propria mente, che costantemente ci lega alla causa del karma e ci suggerisce rappresentazioni non veritiere della realtà.
Wilmor deve essere conosciuto e dominato da William*.


*in seguito chiarirò meglio i concetti di William e Wilmor


M.W.D.